12 ottobre – 14 dicembre 2019

 

William Congdon è stato uno dei pittori novecenteschi più attenti al tema della spiritualità, che ha saputo interpretare ora in chiave drammatica e ora con tono elegiaco anche nei dipinti – come gli splendidi paesaggi degli ultimi anni – che rinunciano al soggetto più riconoscibilmente religioso per aprirsi ad una dimensione panica.

 

Musica della terra il titolo della mostra, che riprende la didascalia di uno degli ultimi lavori di Congdon dipinto nell’ottobre 1994 e suggerisce una percezione più profonda del “vedere”. Una percezione musicale, timbrica e ritmica, dello spazio, del tempo e della sua traduzione in pittura, che resta presente lungo l’intero arco della produzione di Congdon: dall’apprendistato newyorchese alla scuola dell’Espressionismo Astratto, dagli anni veneziani ai viaggi, fino ad approdare al nulla di natura dell’ultimo periodo lombardo. Quello di Congdon è infatti un vedere con sentire “ciò che vediamo accade dentro il nostro sentire – il sentirlo accadere” sono le parole stesse del pittore americano.

 

Curata da Rodolfo Balzarotti Francesco Gesti della William G. Congdon Foundation di Buccinasco (che ha messo a disposizione tutte le opere proposte nel percorso espositivo), con la collaborazione di Paolo Sacchini e Marisa Paderni, la mostra propone un percorso inconsueto nella pittura dell’artista statunitense, assai stimato e apprezzato da Papa Paolo VI e da Mons. Pasquale Macchi.

 

Per tutta la durata della mostra, ogni sabato pomeriggio alle 17.30, sarà prevista una visita guidata gratuita (a pagamento solo il prezzo del biglietto d’ingresso) a cura degli educatori museali della Collezione Paolo VI.

 

Per informazioni:

Tel. +39 030 21.80.817; Fax +39 030 27.50.885; E-mail: info@collezionepaolovi.it