26 gennaio – 9 marzo 2019

A inaugurare la stagione 2019 – il 26 gennaio prossimo alle ore 17,00 – saranno le opere del filosofo-artista Jean Guitton, protagonista di primo piano della cultura cattolica del Novecento e figura particolarmente legata a Papa Paolo VI e al suo Segretario Mons. Pasquale Macchi, con la mostra “Dipingere la filosofia”.

 

La scelta di Guitton vuole rendere omaggio al grande pensatore francese a vent’anni dalla sua morte (1901-1999). Il filosofo-pittore si è infatti interessato alle questioni della convergenza tra fede e ragione e della conciliazione del pensiero cristiano con la modernità, trovando in questo un terreno di condivisione intellettuale ed umana con Papa Montini tanto da essere invitato come relatore, proprio da Paolo VI, nelle fasi conclusive del Concilio Vaticano II. Un lavoro che Guitton ha portato avanti attraverso i suoi scritti ma anche con le sue opere pittoriche, considerati da lui come due strumenti paralleli di indagine della realtà: «se accosto la scrittura e la pittura e le considero due modi imperfetti di esprimere il mistero delle cose – scriveva il filosofo-pittore nella sua autobiografia – a conti fatti tendo a preferire i colori alle parole. Infatti i colori non hanno passato; piacciono per se stessi; non sono né segni né simboli. E questo mi ha sempre dato la sensazione riposante di essere affrancato dalle parole, che alzano uno schermo fra me e le cose, mentre con i colori ritrovo l’immediatezza».

 

La mostra, curata da Paolo Sacchini e Marisa Paderni, è composta da cinquanta opere (sono oltre 200 in totale quelle in possesso della Collezione) che dal 1991, anno della dalla mostra bresciana Jean Guitton pittore: una vocazione segreta curata da Cecilia De Carli, non vengono presentate al pubblico se non in rari casi e singolarmente.

 

L’esposizione è divisa in tre sezioni anticipate da un autoritratto di Guitton, e completata dalla presenza di diversi suoi scritti: volumi selezionati tra quelli a suo tempo appartenuti in prima persona a Papa Paolo VI, oggi conservati presso la Biblioteca dell’Istituto Paolo VI di Concesio.

 

La prima sezione della mostra è dedicata ai Ritratti e si compone di venti volti di personaggi storici, letterari e biblici.

La seconda invece comprende una serie di dipinti dedicati alla storia sacra.

La terza e ultima sezione della mostra presenta il rapporto profondo che Guitton ha coltivato con Papa Paolo VI, nonché con il suo Segretario Mons. Pasquale Macchi. Un’amicizia iniziata quando Paolo VI – all’epoca stretto collaboratore di Pio XII presso la Segreteria di Stato vaticana – si era speso personalmente per salvare dall’inserimento nell’Indice dei libri proibiti il saggio guittoniano dedicato a La Vergine Maria.  

 

Per tutta la durata della mostra, ogni sabato pomeriggio alle 17.30, sarà prevista una visita guidata gratuita (a pagamento solo il prezzo del biglietto d’ingresso) a cura degli educatori museali della Collezione Paolo VI.

 

Per informazioni:

Tel. +39 030 21.80.817; E-mail: info@collezionepaolovi.it